Cosa fa di una casa "LA" mia casa? Ho dei riferimenti positivi di case già vissute in passato? Cosa li rende positivi? Questi riferimenti possono fare da fondamento a quanto vorrei dalla mia casa?
Ognuno di noi ha fatto la prima e medesima esperienza di architettura: la pancia materna. La superficie a disposizione e il nostro corpo crescono di pari passo e così la pancia di colei che ci porta in grembo.
Ogni bambino prova gusto a nascondersi. Il bello è che crede di essere nascosto e di non essere visto se è lui/lei che non vede, anche se una buona parte del corpo risulta invece visibile.
Mi sono laureato a Ferrara, città meravigliosa. Luogo comune la definisce come il Regno delle biciclette, delle zanzare e della nebbia. Dopo un po’ che non torno mi rendo conto che di queste tre cose mi manca soprattutto la terza.
La porta d’ingresso racconta, a volte falsificandolo, chi vi abita; anticipa l’idea che ci possiamo fare una volta dentro. La soglia definisce il limite tra pubblico e privato, tra sociale ed intimo.
La porta d’ingresso racconta, a volte falsificandolo, chi vi abita; anticipa l’idea che ci possiamo fare una volta dentro. La soglia definisce il limite tra pubblico e privato, tra sociale ed intimo.
Il corridoio di casa mia e della mia infanzia era stretto, alto, lungo e buio. Ai miei occhi di bambino risultava inquietante. Il luogo della paura.
Il desiderio di Cosimo, barone rampante del noto romanzo di Calvino, di allontanarsi dal gruppo famigliare un po’ opprimente lo porta a rifugiarsi su di un albero da cui non scenderà più.