La richiesta è quella di creare uno studio associato di giovani odontoiatri convertendo un unico vano di 143 mq, precedentemente occupato da una palestra.

La volontà di creare uno studio giovane senza prescindere dalla primaria vocazione ambulatoriale ha indotto ad esplorare le capacità estetiche del vetro: alcuni esperimenti pittorici degli anni ’60 di arte cinetica e visuale vengono presi a riferimento. L’omogeneità di superfici e colori, chiaramente di rimando medicale, è spezzata dalla presenza di arredi in legno di noce.